MUSEO DI SAN MARTINO
Dalla famosa terrazza di San Martino, un belvedere sulla città che consente di osservare Napoli dall’alto.
Sapete perché la strada più famosa del centro storico si chiama Spaccanapoli? Perché quando la si vede dall’alto appare come un lungo rettilineo che taglia nettamente in due parti il centro storico. Beh, il punto più alto da cui questo effetto è chiaramente visibile è proprio dalla famosa terrazza di San Martino, un belvedere sulla città che consente di osservare Napoli dall’alto. Dopo aver visto il panorama-cartolina della città, visiteremo la Certosa di San Martino, una imponente struttura monastica risalente al XIV sec. e costruita in epoca angioina. La certosa è, dal 1866, un museo nazionale che consta di una serie di sezioni: la farmacia, la sezione navale, il cortile delle carrozze, la sezione presepiale, il quarto del priore, il giardino, la chiesa e due chiostri. Passeggeremo tra le varie sezioni alla scoperta della storia del Regno di Napoli e dei suoi protagonisti tra cui l’architetto marmoraro bergmasco Cosimo Fanzago, grande interprete del barocco napoletano. Nella sezione presepiale osserveremo da vicino uno dei presepi più grandi al mondo, il presepe Cuciniello, dal nome dell’architetto che lo donò al museo nel 1879, ed i tanti presepi racchiusi nei caratteristici scarabattoli, originali contenitori in legno ognuno con una propria scena dedicata alla Natività o ai pastori o a scene di vita quotidiana.
Particolarmente suggestivo sarà l’ingresso nella chiesa con l’annessa sacrestia e sala del tesoro dove tutto è un’esplosione di marmi, affreschi e tarsie lignee, capolavoro di un artigianato locale ancora oggi presente in alcune città della Regione. La visita alla Certosa di San Martino ci darà, inoltre, l’opportunità di vedere alcuni capolavori della pittura del ‘600 realizzati da artisti di fama internazionale come Josepe de Ribera e Luca Giordano.