San Gennaro
Il Santo patrono di Napoli è il “vero collante” di un popolo che ha patito, nel corso dei secoli, guerre, carestie, pestilenze, ha cambiato sovrani e dominazioni e “Lui” c’è sempre stato col suo sangue miracoloso che “garantisce” presenza e protezione.
San Gennaro è “faccia gialla”, è il “guappone”, è il santo che “squaglia” il sangue ed è quello che si invoca “pe fa’ ‘o miracolo”!
Gennaro è a Napoli il nome più diffuso.
Morì decapitato a Pozzuoli nel 305 d.C. e nel cratere della Solfatara, dove fu giustiziato, la terra presenta delle evidenti venature rosse… E’ il sangue dei martiri, sette per la precisione, morti tutti nello stesso giorno: il 19 settembre.
San Gennaro a Napoli è ovunque, nelle chiese, nelle edicole votive, nelle catacombe, nei vulcani, nelle aree archeologiche, finanche nelle metropolitane e nella street art. Campeggia da diversi anni l’enorme ritratto a lui dedicato e realizzato da Jorit Agoch in Via Duomo. E’ qui che si trova la cattedrale, la sua cappella, le sue ossa, le sue ampolle…
E’ qui che comincia la sua storia…