SPACCANAPOLI
Napoli e il suo centro storico patrimonio dell’Unesco.
L’itinerario, attraversando come una spola i luoghi più significativi del reticolo del centro storico, ripercorre i fili che dall’Epoca Antica al Medioevo, dal Rinascimento al Barocco, hanno sviluppato il tessuto storico-artistico di Napoli nei secoli.
Si parte da piazza del Gesù, dove troneggia la Guglia dell’Immacolata macchina tardo Barocca, a ricordarci di puntare in alto i nostri pensieri, che si riverberano lungo la facciata armonica della Chiesa del Gesù. Da qui ci inoltreremo per Spaccanapoli.
Lungo la via, il primo incontro viscerale è con il caldo tufo giallo che anima e costituisce la Basilica di Santa Chiara e la sua immensa mole, poi in piazza San Domenico, lo sguardo e i sensi saranno “incantati” dalla Sirena Partenope o forse dall’aroma che si diffonde nella piazza: caffè o sfogliatelle?
Una volta superato il dilemma continueremo lungo Spaccanapoli e dopo aver incrociato il Corpo di Napoli, memoria dei tanti mercanti alessandrini che affollavano la città, e di un argentino che ha infiammato i nostri cuori, finalmente svolteremo per lasciarci alle spalle Spaccanapoli e soprattutto il Castel Sant’Elmo che sta sopra a tutto e ci guarda dal Vomero.
Eccoci immersi nella via dei Presepi, San Gregorio Armeno dove si torna d’incanto bambini. Solo un miracolo ci può distogliere, ecco perché è ora di dirigerci al Duomo, per conoscere l’anima di un popolo e il suo tesoro: San Gennaro.
Dopodiché non ci resta che tornare piano piano indietro verso San Domenico Maggiore e fare eventualmente un salto per vedere il Cristo Velato.
Si parte da piazza del Gesù, dove troneggia la Guglia dell’Immacolata macchina tardo Barocca, a ricordarci di puntare in alto i nostri pensieri, che si riverberano lungo la facciata armonica della Chiesa del Gesù. Da qui ci inoltreremo per Spaccanapoli.
Lungo la via, il primo incontro viscerale è con il caldo tufo giallo che anima e costituisce la Basilica di Santa Chiara e la sua immensa mole, poi in piazza San Domenico, lo sguardo e i sensi saranno “incantati” dalla Sirena Partenope o forse dall’aroma che si diffonde nella piazza: caffè o sfogliatelle?
Una volta superato il dilemma continueremo lungo Spaccanapoli e dopo aver incrociato il Corpo di Napoli, memoria dei tanti mercanti alessandrini che affollavano la città, e di un argentino che ha infiammato i nostri cuori, finalmente svolteremo per lasciarci alle spalle Spaccanapoli e soprattutto il Castel Sant’Elmo che sta sopra a tutto e ci guarda dal Vomero.
Eccoci immersi nella via dei Presepi, San Gregorio Armeno dove si torna d’incanto bambini. Solo un miracolo ci può distogliere, ecco perché è ora di dirigerci al Duomo, per conoscere l’anima di un popolo e il suo tesoro: San Gennaro.
Dopodiché non ci resta che tornare piano piano indietro verso San Domenico Maggiore e fare eventualmente un salto per vedere il Cristo Velato.