Opere d’arte messe lì a portata di mano, mentre si rincorre un treno o si è in attesa del prossimo vagone, inducono alla riflessione e avvicinano all’arte non solo chi è avvezzo ai musei, ma anche coloro che, per varie ragioni, non entrano mai nei luoghi deputati a custodire la bellezza; un modo semplice ma geniale per avvicinare ed “educare” alla grande Bellezza e per far conoscere la Storia della propria città.

Le singole stazioni sono caratterizzate da un colore dominante, che le rende d’istinto identificabili.

Il Tour va alla scoperta delle Cinque Stazioni che caratterizzano il centro storico di Napoli.

Sia la Stazione Museo, anticipazione/ampliamento del Museo Archeologico di Napoli, che la Stazione Dante, sono state ideate dell’architetto Gae Aulenti. Mentre la prima, attraverso reperti e foto artistiche dialoga con l’archeologia, la seconda è un vero scrigno d’Arte Contemporanea, esponendo le opere di artisti quali Kounellis, Pistoletto, Joseph Kosuth e Nicola de Maria.

Visiteremo poi la vulcanica Stazione Toledo, opera dell’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca, che è una progressiva immersione dal giallo del tufo al blu del mare e ingloba le mura aragonesi ed i mosaici voluti da William Kentridge ad illustrare i “collegamenti” tra i luoghi storici di Napoli.

La Stazione Municipio, realizzata dagli architetti portoghesi Àlvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura, è di un bianco purissimo che esalta le stratificazioni archeologiche che vanno dal porto antico di Neapolis alle fortificazioni angioine ed aragonesi.

Infine la Stazione Università, creata dal designer Karim Rashid, è dominata da grafismi simbolici e colori cibernetici, dal magenta al lime, e rappresenta un’immersione in un futuro remoto gioioso.