Poi mi chiedono perché sono perdutamente innamorata di questa città??!
La risposta è: bellezza e luce.
E la luce non è quella del sole ma quella che “assorbo” per strada, in metro, in un bar, in una chiesa o in un mercato…dalla gente.
Bagnoli, ex base Nato.
Qui fuori c’è un piccolo mercato, tutti i giorni.
Frutta verdura, pesce, vestiti, scarpe, intimo, bijoutteria, tutto per la casa!
La vita depositata su bancarelle.
Ogni tanto vengo qui con mamma così passeggiamo un po’al sole e respiriamo l’odore della verdura fresca.
E chi “urla” per vendere fa un po’ di compagnia.
Ci siamo fermate a comprare dei vestitini estivi per lei, “freschi freschi”, come si dice da queste parti quando la stoffa è adatta a sopportare il caldo più afoso.
“Signora beeeellaaaa!”, ha gridato il signor Giuseppe dalla sua bancarella colorata. “Guardate qua, guardateee! Gli ultimi arrivi, belli freschi freschi per l’estate!”. Giuseppe, da abile saltimbanco, era già pronto a farci vedere “gli ultimi arrivi” ma poi, all’improvviso, si è fermato.
Guardava mamma.
Incantato.
E i suoi occhi si sono riempiti di lacrime.
“Siete uguale a mia mamma”, ha detto, “identica e precisa. Ma lei non c’è più. Aveva 82 anni, era piena di vita ma poi si è ammalata all’improvviso e adesso… non c’è più!
A vulit vere’ a mamma mia?”
Così, Giuseppe, ha preso il telefonino e ha cercato tra le sue ultime foto.
Quelle dei giorni felici che non sai.
Giuseppe, in quel momento, era commosso eppure felice di parlare della sua mamma.
E, nel frattempo, ha fatto accomodare la mia sulla sua bancarella sgangherata, sommersa da abiti.
Ho chiacchierato. Ho pagato. Ringraziato. Salutato.
Anche lui lo ha fatto: ha dato un bacio in testa a mamma.
Spontaneo.
Naturale.
Come un figlio.
Un bacio alla sua mamma che non c’è più.
Siamo andate via con una piccola busta piena di vestiti “freschi freschi” e lacrime “calde”
Accade questo nei mercati a Napoli pieni di tutto.
Mercati pieni di umanità.


