Soccavo è un quartiere di Napoli, la sua storia è antica, e si trova nell’area dei vulcani flegrei. È stato, in passato, borgo felice fatto di masserie e campi coltivati. Poi è arrivato il boom edilizio degli anni ’50 distruggendo luoghi e memoria. Il suo nome deriverebbe da suptum – caba e quando si parla di cave, da queste parti, si parla di Cave di Piperno.
Sapete voi che ve ne è una ancora sotto la Collina dei Camaldoli? E Soccavo le sta sotto. La guarda con invidia e nostalgia sognando forse il silenzio del suo Eremo.
Il Piperno, assieme al tufo, è nostra pietra vulcanica, resistente, compatta. Per sbozzarla c’era bisogno di abili maestri, i pipernieri. Quanti monumenti, palazzi, chiese, castelli e portali abbiamo qui? La Campania ne è piena. A Soccavo esiste anche una croce realizzata interamente proprio in piperno. Si trova lungo la via dedicata al Canonico Michele Scherillo ed è collocata al centro di un crocevia.
È forse quanto di più emblematico e affascinante sia sopravvissuto da queste parti. La croce è protetta da una imponente struttura in vetro e metallo di color verde, ricordo quasi nostalgico di vegetazione e campagne. Risale al 1631, o almeno così sembrerebbe vista la data riportata in basso, ma qualcuno ritiene risalga addirittura al medioevo. Accanto a Cristo crocifisso, San Pietro e San Paolo. In alto una colomba e la scritta I.N.R.I. A San Pietro e a San Paolo è dedicata anche una piccola chiesa risalente al XVI sec. e situata a poca distanza da qui.
In basso si distingue una piccola coppa e, la fantasia popolare, la ricollega addirittura al Santo Graal, facendo leva sul passaggio dei Templari proprio sulla vicina collina dei Camaldoli.
Il Graal, coppa della vita, sarebbe la coppa utilizzata da Gesù durante l’ultima cena. Ma non è questo l’unico mistero. Sempre nella parte bassa del Crocifisso, si legge la firma IUNIUS F. È il nome dell’autore o è il mese in cui la croce di Piperno fu costruita? Potrebbe riferirsi al mese di giugno? Giugno è anche il mese in cui ricorre la festività di San Pietro e San Paolo (29 giugno). Sotto la croce qualcuno continua a deporre fiori ed oggetti. C’è anche un piccolo presepe. Offerte popolari. Testimonianza di devozione.
Da questo suggestivo crocevia prosegue il cammino in una Soccavo forse dolente, snaturata, ma che mostra, con dignità, quanta fede e quanta vita ci sia ancora “sotto la cava”.
fonte: https://ecampania.it/event/soccavo-la-croce-in-piperno-e-la-leggenda-del-santo-graal/