Via Anticaglia e Via Duomo, dal loro incontro nascono dei tesori. Qui c’è storia, ci sono musei e chiese.
La Cattedrale, con il sangue del suo Santo, domina su tutte, ma altre, oggi, pretendono più attenzione. Sopratutto da quando, dopo interminabili restauri, non sono più ingabbiate dietro a buie impalcature, incuranza e cartoni abbandonati.
È enorme, imponente, invita all’ascesa: è la chiesa di San Giuseppe dei Ruffi, scrigno barocco di marmi e di luce. Conosciuta in passato come piccolo Convento di Santa Maria degli Angeli, la chiesa, eretta sulla proprietà dei Ruffi, fu voluta da alcune nobili donne ritiratesi a vita monastica per poi trasformarsi.
La struttura fu affidata a due grandi architetti tra ‘600 e’ 700, Dioniso Lazzari prima ed Arcangelo Guglielmelli poi. Con loro divenne splendido tempio barocco a unica navata e dall’alta cupola. La sua facciata ricorda un nobile e bellissimo palazzo seicentesco con una doppia rampa di scale ed ampio portico. I marmi sono ovunque, così come i nomi di grandi artisti dell’epoca: Matteo Bottiglieri, Girolamo Imparato, Giuseppe Sammartino, Luca Giordano e Francesco De Mura. Suo è l’affresco della cupola con la gloria di San Giuseppe.
La struttura presenta anche due chiostri, uno grande e uno piccolo, ma non sono visitabili perché luoghi di clausura. I chiostri non si vedono ma le monache si. Sono le Suore Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, stanno qui dal 1800, e le si vede e le si ascolta da dietro un lungo cancello che separa l’altare dalla navata. Il loro canto angelico accoglie e conforta. Loro pregano per noi ogni giorno. Lo sapevate? È la loro missione, perpetua, solenne. Sembrano candidi angeli con la loro voce celestiale e quel loro caratteristico abito bianco e rosso. Quando le vedi e le ascolti capisci che sono loro il vero, straordinario tesoro di questo tempio.
Se vi trovate a camminare lungo Via Duomo, all’angolo con Via Anticaglia, ascoltate quel richiamo. Salite quelle scale imponenti, vi accoglie la luce, vi accolgono gli angeli. Sarà un’ascesa verso il Paradiso. Un Paradiso barocco.
Fonte: https://ecampania.it/event/la-chiesa-di-san-giuseppe-dei-ruffi-un-magnifico-scrigno-barocco/