Da qualche settimana un’onda azzurra si sta propagando in tutta Napoli da un quartiere all’altro invadendo vicoli, strade e palazzi.
Bandiere e striscioni hanno prepotentemente sostituito i famosi panni stesi, icona di questo bel “sud”.
“…È ‘na passione chiù forte e ‘na catena“, diceva un’ antica canzone, ma qui, più che d’amore, parliamo di calcio che poi sempre una forma d’ amore è, almeno da queste parti.
Non catene ma striscioni e nastri che sventolano ovunque su balconi, tetti, pali della luce, panchine sigillandola questa passione.
Tutto, certo, appare un po’sganghetato, irregolare a tratti caotico ma Napoli è così: improvvisa, eccessiva, eccentrica, esuberante, creativa. Per questo è bella e coinvolge. Perché è spontanea. Napoli non finge, mai, e questi lunghi striscioni azzurri sono esplosi come fuochi d’artificio.
Il pallone, tondo, qui è metafora della vita. Ora questa città, la bella Cenerentola d’Italia, partecipa alla gran festa ed è davvero la più bella, dopo 33 lunghissimi anni!
E “Scusate il ritardo”. (cit.)
Se facessimo un paragone con un cartone animato, quest’attesa, con un sorriso, si potrebbe paragonare ad uno di quegli improbabili tiri in porta di Holly nel famoso cartone animato Holly e Benji.
Holly tira e quella palla non entra mai ma fluttua per giorni, mesi, settimane, anni… Ecco, noi abbiamo fluttuato per ben 33 anni! E ora Holly sta finalmente segnando il suo goal!
“E che c’è vvuluto“, ha scritto qualcuno!
Ora c’è voglia di festeggiare, c’è voglia di esultare mostrando i propri colori che qui sono appartenenza. C’è voglia di gioire dimenticando per un po’ le tante sconfitte della vita.
Il pallone è metafora e attraverso il pallone ci si presenta di nuovo al mondo con il proprio bagaglio di valori, di talenti, di bellezza.
Cenerentola è pronta!
Sorride felice nel suo abito azzurro.
Azzurro è cielo, azzurro è mare.
Il mare non è abisso. Non più. Non qui e non ora.
L’ onda azzurra corre veloce da un balcone a un altro, da un vicolo a un altro contagiando e facendo tuffare tutti in queste acque.
Perché Napoli è contagiosa ed il mondo è già tutto vestito d’azzurro.
Un altro slow motion e la palla entrerà in rete!