Che profumo ha la mattina Napoli? Quello del caffè.
“Ah che bell’ ‘o café, pure in carcere ‘o sanno fa… “, cantavano così Roberto Murolo e Fabrizio De André. E non sbagliavano! Qui è un rito e, come diceva Luciano De Crescenzo, “una scusa per dire ad un amico che gli vuoi bene”.
Il massimo dell’affetto poi si manifesta davanti alle casse: “Offro io!”. “No ma quando mai! Offro io!”. “Allora mi offendo”. “Non esiste proprio”. “E offenditi”. “Però la prossima volta tocca a me”. E dietro alle casse? Attendono… Fa parte del rito.
A Napoli il caffè “si prende” non “si beve” e per essere veramente buono deve poi seguire una regola ben precisa: quella delle 3 C: “Comme cazz coce“! E la tazzina? Bollente. E le labbra? Ustionate. Così tu sorseggi, ti fermi, respiri, vai lento, assapori il caffè. Assapori la vita.
Ma il rito, per essere completo, deve contemplare anche un altro elemento: il cornetto. Qui, un vero bar che si rispetti, deve essere anche pasticceria con tanto di laboratorio e produzione propria.
Questi bar profumano. Aroma del caffè caldo + cornetti appena sfornati = odore di Napoli al mattino.
C’è un cornetto però che, da queste parti, la fa da padrone in barba ai vari pistacchi, cereali, vegani, marmellate o cioccolato: è il cornetto crema e amarena. Mettete il piede fuori da Napoli e provate a trovare un cornetto simile! Il segreto sta tutto nell’amarena. L’amarena e il pasticciere che con cura, amore e passione impasta, prepara, sforna.
In un piccolo bar di Via Caravaggio, ho incontrato Manuel. Manuel non ha ancora 18 anni. É mingherlino e sorridente. Va a scuola. Fa il pasticciere con il papà, si alza la mattina alle 4:00 e lavora. Alle 8 entra a scuola e studia. Lavora, studia, sorride. E serve il caffè con lo zucchero. Prende un cucchiaino e ti chiede quanto zucchero vuoi. Le anonime bustine? Neanche le trovi.
Manuel ha capito che servire il caffè è un gesto d’amore. Esattamente come il sorriso che offre ai suoi clienti. La gente entra nel loro piccolo bar-pasticceria saluta e si sente come a casa.
“Ue, buonggio’! M’o pozz piglià nu cornetto?“
Manuel lascia fare. I suoi clienti sono anche suoi amici e sono i benvenuti. Ordinano, salutano, chiacchierano… respirano.
Intanto lui serve ai tavoli acqua, liscia o gasata. Altro gesto d’ amore.
Il papà nel laboratorio impasta.
Manuel è come l’amarena nei cornetti. Fa la differenza. La gentilezza è l’ingrediente segreto di questo bar. Della vita. Della vita di Napoli al mattino.