Napoli Contemporanea
La nuova installazione in piazza Municipio dell’artista, designer e scultore, Gaetano Pesce, è già diventata il pomo della discordia…
La nuova installazione in piazza Municipio dell’artista, designer e scultore, Gaetano Pesce, è già diventata il pomo della discordia…
Fiori d’acciaio. Ve lo ricordate? Era il titolo di un vecchio film…
Ogni anno, il 19 settembre, mentre a Napoli la folla festante attende il suo sangue sciolto e lo sventolio del panno bianco…
Piccola frazione di qualche migliaio di abitanti, è praticamente incastonata tra Monte di Procida e Bacoli con una piccola spiaggia…
Al Palazzo Reale di Napoli, c’è voce per conoscere, capire e confrontarsi ripartendo dall’800.
Tra hotel di lusso e umili case, si stringe tra il mare ed il Monte Echia
Via Cristallini era la via dove si lavoravano i cristalli e la volta della chiesa presenta proprio gli attrezzi di antichi mestieri che si praticavano in questa zona
È il dettaglio che fa la differenza e nella zona monumentale la poesia è di strada.
Il Balloon Museum, l’arte del gonfiabile oggi, e fino al 7 dicembre 2023
Ho un esercito di Santi.
Non sono i 52 compatroni di questa città ma è il mio piccolo esercito.
Sono 10.
La città bassa e disordinata che si vede proprio da qui, il largo del Petraio luogo di silenzio, luce e profumi di limoni.
Musica musicante!” Chissà perché mi è venuto in mente Mario Merola e la sua famosissima sceneggiata quando ho visto tanti mandolini davanti ai miei occhi. Un incontro piuttosto casuale camminando…
Grandi occhi verdi, capelli al vento, abito rosso, prorompente popolana tra questo tuo popolo frenetico.
Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Posillipo 21/05/23)…
Da qualche settimana un’onda azzurra si sta propagando in tutta Napoli da un quartiere all’altro invadendo vicoli, strade e palazzi.
Sono arrivata stamattina a Spaccanapoli e ho rivisto la guglia della Madonna toccare il cielo ormai sgombro…
Ma quanti caffè al giorno beve un napoletano? È una questione di vista, olfatto e compagnia.
San Gregorio Armeno, la via dei pastori tra cristianesimo e paganesimo.
Se Maradona fosse un paese confinerebbe con due soli luoghi al mondo: Napoli e l’Argentina e sarebbe al centro di un’unica coordinata geografica: il sud.
Sud del mondo, sud della gente.
Tra i vicoli brulicanti e rumorosi dei quartieri spagnoli appare lei, Santa Maria Francesca delle cinque piaghe: la santa dei quartieri spagnoli…
A Napoli il caffè “si prende” non “si beve” e per essere veramente buono deve poi seguire una regola ben precisa: quella delle 3 C…
Santa Rita è in una chiesa barocca piccola e bellissima, amata anche dal Re Ferdinando IV e sua moglie Maria Carolina d’Austria.
Guardare in alto. Andare “oltre”. È un insegnamento per la vita. Chi lo ha detto che bisogna sempre ostentare? La grande bellezza é nella semplicità.
Quando entri al MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli già capisci chi comanda in questo enorme palazzo che fu caserma di cavalleria e poi contenitore di antichità.
Ogni anno nel mese di aprile la città di Pozzuoli guarda il mare, scruta il cielo e si mette in ascolto del rombo.
Un mercato di cosa è fatto? Di bancarelle, rumori, odori sparsi, frutta, verdura, venditori et similia…
È un Palazzo reale ed è una pinacoteca. Qui ci sono dipinti e sculture e, al terzo piano, c’è pure l’arte contemporanea.
Via Toledo è affollata e felice.
Dalle sue fessure si vede la torre del Maschio Angioino. Si vede il Vesuvio. Si vede il mare.
Le suore Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento sono il vero tesoro di questo tempio.
Un itinerario alla scoperta dell’area Ovest di Napoli.
Il suo sepolcro è situato nella chiesa di San Giuseppe dei Vecchi: i fedeli bussano per tre volte sulla sua tomba in nome della SS.Trinità.
Un atto d’amore per promuovere un territorio ancora apparentemente “sospeso”.
Tra vecchie masserie ed edifici in cemento, ancora le tracce delle antiche cave di piperno.
La leggenda narra che gli scheletri si riunivano in preghiera per salvare le proprie anime.
Il santo protettore Napoli ha una storia lunga e travagliata che passa anche per Pozzuoli.
Santo patrono di Napoli, ma non solo, san Gennaro è l’anima di Napoli.
Nel Rione Fornelle, detto anche degli Amalfitani, pulsa un cuore antico e popolare.
Imponente, maestosa, monumentale, con lo splendido parco, fu voluta da re Carlo di Borbone con l’intento di emulare la meravigliosa Reggia di Versailles.
Posta “alle spalle” della Reggia, alle pendici dei monti Tifatini, a ca 400m di altitudine, il piccolo borgo medievale di Caserta vecchia si apre col suo fascino intatto da secoli.
E’ una via obliqua “caparbia” che dal Vomero scende giù fino alla Riviera di Chiaia. Dalla collina al mare.
Pozzuoli è la cittadina più nota dei Campi Flegrei. Fondata dai romani nel 194 a.C.
Costruito in epoca aragonese a difesa del territorio, dal 1993 il castello è sede del MUSEO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI.
Nei Campi Flegrei mito e scienza spesso e volentieri si mescolano dando dei risultati incredibili.
Terzo in Italia per capienza, dopo il Colosseo e quello capuano, l’anfiteatro flavio di Pozzuoli è un magnifico monumento al centro dell’antica cittadina romana.
Scegli un teschio a cui dedicare le tue preghiere, prenditene cura in cambio di grazie e favori.
Il fantasma della Regina Giovanna, il monaciello, la Bella ‘mbriana, lo spirito di Maria d’Avalos, le misteriose Macchine Anatomiche, i fantasmi della giovane Bianca e Maria la Rossa.
Quella che fu originariamente la residenza dei vicerè spagnoli per passare poi prima ai Borbone e poi ai Savoia.
Dalla famosa terrazza di San Martino, un belvedere sulla città che consente di osservare Napoli dall’alto.
Per tutti coloro che amano la pittura, il museo di Capodimonte è il luogo ideale da visitare anche per fare quattro passi immersi nella natura.
La visita è tappa obbligatoria per chi ama l’arte antica e completa la visita alle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano.
L’itinerario, attraversando come una spola i luoghi più significativi del reticolo del centro storico, ripercorre i fili che dall’Epoca Antica al Medioevo, dal Rinascimento al Barocco, hanno sviluppato il tessuto storico-artistico di Napoli nei secoli.
L’itinerario, attraversando come una spola i luoghi più significativi del reticolo del centro storico, ripercorre i fili che dall’Epoca Antica al Medioevo, dal Rinascimento al Barocco, hanno sviluppato il tessuto storico-artistico di Napoli nei secoli.
Lungo i tornanti che dal Vomero si calano fino al quartiere di Chiaia, tra angoli scenografici mozzafiato, ammireremo il dispiegarsi di gemme fiorite.
Subito dopo l’unità d’Italia, la giovane nazione si era dedicata all’ampliamento di città come Torino, Genova Firenze e Milano. Bisogna attendere la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento per assistere all’ampliamento della città di Napoli.
L’itinerario, attraversando come una spola i luoghi più significativi del reticolo del centro storico, ripercorre i fili che dall’Epoca Antica al Medioevo, dal Rinascimento al Barocco, hanno sviluppato il tessuto storico-artistico di Napoli nei secoli.
Le stazioni della metropolitana di Napoli, oltre ad essere luoghi “pubblici” di attesa, punti di partenza o d’arrivo, diventano le stanze di un museo “obbligato”.